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Il suono della Reggia di Caserta nell’album di esordio di Jaufenpass – il casertano Nicola Giuseppe Coppola – “Cloud’s Eye”, uscito l’8 dicembre e pubblicato da Shimmering Moods Records.

“Cloud’s Eye” è un viaggio sonoro che esplora il parallelismo tra l’eterea bellezza delle nuvole e la complessità invisibile del cloud computing. Ogni traccia è come un’istantanea, un punto di vista unico catturato dall'”occhio” delle nuvole, che osserva la vastità e la profondità del mondo digitale sottostante. Le nuvole, nella loro forma mutevole e transitoria, rappresentano la natura organica del suono e delle emozioni, mentre il cloud computing simboleggia la struttura, l’architettura e la ripetizione che sottostà alla tecnologia e alla vita moderna. La tecnica dei loop è il collante di questo concetto: proprio come i cicli di dati nel cloud computing e i modelli ricorrenti nelle formazioni nuvolose, i loop musicali rappresentano la ripetitività, la familiarità e la costante evoluzione.

Ogni traccia è costruita su loop, che vengono rielaborati e modificati per creare ambienti sonori diversi. Questo processo simboleggia la manipolazione dei dati nel cloud, dove le informazioni vengono costantemente trasformate, aggiornate e reinterpretate. Le tracce, pur essendo legate dal filo conduttore dei loop, si evolvono e si trasformano, rappresentando le molteplici facce del cloud e la fluidità delle nuvole. In “Cloud’s Eye”, l’ascoltatore è invitato a immergersi in un mondo dove la natura e la tecnologia coesistono e si intrecciano, dove il confine tra reale e digitale è sfocato. È un’esplorazione dell’invisibile, dell’onnipresente, e di ciò che si trova oltre la vista, attraverso le lenti delle nuvole che tutto abbracciano. Al suo interno anche delle tracce registrate nel Giardino Inglese e del bosco vecchio della Reggia di Caserta.

In conclusione, “Cloud’s Eye” non è solo un album, ma un’esperienza immersiva che invita a riflettere sulla complessità e sulla bellezza del mondo in cui viviamo, sia nel regno fisico delle nuvole che in quello etereo del cloud computing.

“Cloud’s Eye” sarà disponibile in formato digitale su Bandcamp e in una edizione limitata CD fatto a mano. Inoltre, è in preparazione per fine gennaio 2024 un’uscita speciale in cofanetto che includerà una audiocassetta in edizione limitata.
Il progetto grafico per l’album “Cloud’s Eye”, concepito dall’illustratrice Resli Tale si articola attraverso settanta monotipi, di cui 25 sono stati selezionati per rappresentare al meglio l’essenza dell’opera. Al centro di questo progetto c’è l’uso del celiometro, uno strumento per la misurazione delle nuvole, che simboleggia la varietà di movimenti e gesti che animano lo spazio dell’area quadrata della matrice. Il processo creativo fonde elementi deliberati e casuali: spazio, strumenti e soggetto sono scelti con cura, mentre aspetti come l’inchiostro, la posizione, gli errori di trasferimento del colore e il movimento della mano sono lasciati all’alea. Questo approccio riflette l’atmosfera dell’album “Cloud’s Eye”, unendo precisione e spontaneità per catturare l’essenza immersiva e contemplativa dell’album.

Il mastering dell’album è stato curato dal rinomato James Bernard dell’Ambient Mountain House, garantendo un’esperienza auditiva di altissima qualità.

Il suono della Reggia nell’album di esordio di Jaufenpass: ecco “Cloud’s Eye”

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